VI. L'AUTOSTIMA
Tra i fattori individuali più coinvolti nel causare dipendenza c'è sicuramente la bassa stima di sè. L'autostima è quella reazione emotiva che sperimentiamo quando ci autovalutiamo. In altre parole rappresenta il grado di soddisfazione che si ha nei confronti della propria immagine. Una buona stima di sè si traduce in spirito d'iniziativa, voglia di partecipare, voglia di comunicare, piacere di stare in mezzo alla gente. Al contrario, un’immagine negativa di sé porta a pessimismo, senso d’inferiorità, difficoltà nelle relazioni interpersonali, isolamento, tendenza alla passività ed alla sottomissione. Tutte condizioni che possono favorire l'insorgere di una dipendenza e alimentarla perennemente.
Quando la stima di sè è bassa, avviare un cambiamento diventa molto difficile. C'è sfiducia nelle proprie possibilità, c'è la paura di fallire, c'è la difficoltà ad adattarsi alle nuove situazioni. Ecco perchè coltivare una buona autostima costituisce una tappa strategica nel percorso che stiamo facendo. Significa trovare un alleato prezioso. Le persone con alta autostima non sono necessariamente più dotate (intelligenti, competenti, attraenti) di quelle con bassa autostima. Ciò che le distingue è spesso il diverso modo di valutare sè stesse. Ovviamente, come in tutte le valutazioni, anche qui occorre una buona dose di capacità critica e di equilibrio. Nel considerare la propria persona non si può prescindere dalla consapevolezza dei propri pregi e dei propri difetti. Non serve a nulla caricarsi di fiducia nelle proprie capacità se poi queste di fatto non ci sono. Allo stesso modo se ci sono delle qualità è sbagliato negarne l'evidenza e il valore. C'è un grosso lavoro di autovalutazione che ti attende. Concentrati su di esso e rinnova con determinazione il tuo abito vecchio e sgualcito!
Primo Passo
Studia i tuoi punti deboli
Per coltivare una buona stima di sè occorre innanzitutto riconoscere i propri punti deboli. Questi non sono affatto i limiti che la natura ti impone. Se la tua costituzione fisica o le tue capacità mentali, pur impegnandoti, non ti consentono di raggiungere determinati risultati non puoi certo fartene una colpa. I veri punti deboli, quelli che abbassano la stima nei tuoi confronti, sono quei difetti che, pur potendovi rimediare, ti vedono costantemente inerte. Sono le tue pecche e i tuoi errori di sempre, le lacune che ti trascini da una vita e che fai finta di ignorare. La dipendenza che ti affligge è uno di questi, ma probabilmente non è il solo.
Quali sono gli altri tuoi punti deboli? Non sempre è facile riconoscerli. Un buon indicatore è la vergogna. Non stupirti. La vergogna è un sentimento sano, utilissimo alla crescita. Per certi versi è un pò l'antitesi dell'autostima. Prendila come riferimento per esaminarti a fondo. Pensa a tutto ciò che ti fa vergognare davanti agli altri e che eviti di parlarne con chiunque. Può essere qualcosa che riguarda il tuo corpo oppure la tua realizzazione, le tue relazioni, le tue abitudini, il tuo vissuto. Ciò che più ti causa vergogna, ciò che più tieni gelosamente segreto, è ciò che più abbassa la stima che hai nei tuoi confronti. Da qui devi partire per correggerti e per alzare il tuo autoapprezzamento. Vinci la tua vergogna e parla delle tue debolezze con qualche persona di cui nutri fiducia. Presentagliele con sincerità, mettiti in discussione. Questo è il passo più difficile. Poi la strada sarà tutta in discesa.
Un punto debole di molte persone ha a che fare con la capacità progettuale. Tutti sanno fare dei progetti, probabilmente ne fai molti anche tu e magari qualcuno senza neanche accorgerti. Ogni giorno si pensano obiettivi nuovi e si ipotizzano traguardi da raggiungere. Chiaramente ogni progetto che riesci a portare a buon fine costituisce una nota di merito a tuo favore. Il successo, anche negli obiettivi più piccoli, è sempre gratificante. Molto spesso, le persone con bassa stima di sè, si pongono obiettivi troppo grandi da raggiungere che finiscono, il più delle volte, per essere disattesi. Avere le idee sproporzionate ai propri mezzi favorisce la sperimentazione frequente del fallimento e della frustrazione. Le conseguenze poi sull'autostima sono ovvie. Ciò che conta in una gara di tiro è "fare centro". Definisci i tuoi obiettivi con semplicità: assegna "selettivamente" importanza a quegli scopi che ti senti in grado di raggiungere.
Secondo Passo
Sviluppa tecniche di autoaffermazione
L'autostima non è una caratteristica innata. E' forse l'aspetto della personalità che più risente dell'ambiente nella sua determinazione. Qui ti verranno proste alcune tecniche per potenziarla, ma non fermarti, investi continuamente in questa crescita. Leggi guide su come migliorare le tue qualità, partecipa a corsi di formazione che abbiano come tema il successo nella vita, ricerca in internet siti che trattino questi argomenti. L'autostima è un fiore che va perennemente innaffiato.
INVESTI NEL DIALOGO
Non selezionare aprioristicamente le persone con cui passare il tempo, ma valorizza sempre l'incontro con chiunque. Cerca di impressionare positivamente chi ti avvicina, trasmettigli le tue ricchezze, utilizza il tuo vocabolario migliore. Ciò che gli altri pensano di te, l'immagine che ti rimandano, diventa piano piano ciò che tu pensi di te.
VALORIZZA I TUOI RISULTATI
Non aspettare gli elogi dagli altri, potrebbero non arrivare mai. Ogni volta che raggiungi uno scopo non lesinare a farti complimenti, non è affatto vanità. Anche concedersi un premio in tali occasioni è un gesto particolarmente significativo.
RACCOGLI PERLE DI SAGGEZZA
Evidenzia ogni giorno una frase o un pensiero (tuo o di altri non importa) che ti colpisca in modo particolare per la saggezza che contiene. Non bisogna essere filosofi o grandi pensatori per usare il cervello con stile e accortezza. Raccogli con cura queste frasi, scrivendole giorno dopo giorno senza dimenticarne alcuna. Ti ritroverai in breve tempo con uno scrigno ricolmo di perle preziose.
Terzo Passo
Sperimenta il tuo immaginario
Ricerca tra i tuoi ricordi (compresi quelli più lontani) tutti quegli episodi in cui hai vissuto un successo personale. Scegline almeno cinque tra quelli che ti hanno soddisfatto maggiormente e rivili intensamente uno ad uno. Ricostruisci tutte le sensazioni e le emozioni indimenticabili di quei momenti.
Incolla poi, con un pò di fantasia, questi episodi straordinari uno in fila all'altro come per formare un film immaginario. Siediti infine in poltrona e proietta questo film sullo schermo della tua mente. Goditi lo spettacolo da protagonista e non dimenticare l'applauso finale.